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SFALCI DEL VERDE COME SOTTOPRODOTTI

Notizie positive per il florovivaismo

SFALCI DEL VERDE COME SOTTOPRODOTTI

Buone notizie per il settore florovivaistico: la Giunta regionale ha approvato una delibe­ra che contiene le indicazioni per la gestione dei residui della manutenzione del verde pubblico e privato. Nel caso in cui rispettino i requisiti richiesti per poter essere classificati come sottoprodotti, gli sfalci e le pota­ture del verde generati da attivi­tà florovivaistica non vengono più considerati come rifiuti, ma possono essere riutilizzati nelle pratiche agricole o nella produzio­ne di bioenergia.

Il documento, consultabile qui, chiarisce quando i residui possano essere esclusi dall'ambito di applicazione della nor­mativa rifiuti e quando invece possano essere classificati come sottoprodotti.

Nello specifi­co, è possibile considerarli tali se:

  1. la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione di cui costituisce par­te integrante e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;
  2. è certo che la sostanza o l'oggetto sarà uti­lizzato, nel corso dello stesso o di un suc­cessivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produt­tore o di terzi;
  3. la sostanza o l'oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore tratta­mento diverso dalla normale pratica industriale;
  4. l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinen­ti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non porterà a impatti negativi sull'ambiente o la salute umana.

Questo chiarimento risulta molto positivo per gli operatori del settore florovivaistico, che si erano trovati ad affrontare un nuovo carico burocratico ed eccessivi costi di smaltimento.

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